UNA NUOVA C.U.R.A. PER LA CREAZIONE ARTISTICA:
NASCE IL CENTRO UMBRO DI RESIDENZE ARTISTICHE
La Regione Umbria riconosce C.U.R.A. come Centro di Residenza nella cornice del bando per Centro di residenza in materia di spettacolo dal vivo triennio 2018 > 2020 ai sensi dell’intesa stato – regioni in attuazione dell’art 43 (residenze) del dm 27/07/2017.
il progetto di C.U.R.A. (Centro Umbro di Residenze Artistiche) nasce dalla volontà di 5 soggetti della Regione Umbria attivi da anni nell’ambito delle discipline dello spettacolo dal vivo: i partner, Indisciplinarte srl di Terni, La Mama Umbria International di Spoleto, Ge.Ci.Te di Foligno, l’associazione Centro Teatrale Umbro di Gubbio e l ’Associazione Micro Teatro Terra Marique di Perugia, soggetti eterogenei per dislocazione geografica e vocazione estetica che offrono una sinergia capillare capace di curare con soluzioni innovative il tessuto artistico regionale, favorendone la crescita e lo sviluppo nazionale e internazionale.
Già titolari di Residenze artistiche della Regione Umbria nel triennio 2015-2017 e protagonisti di percorsi di collaborazione nel corso dei 3 anni precedenti, i 5 soggetti hanno maturato la volontà di dar vita ad un progetto comune, costituendosi come ATS ed elaborando C.U.R.A. come progetto complesso e organismo multiforme che mira a ottimizzare e condividere le risorse in campo, creando un modello unico e innovativo che rafforzi il ruolo della Regione Umbria in ambito nazionale nel settore dello spettacolo dal vivo e crei le condizioni per favorire crescita e sviluppo del tessuto artistico regionale al livello nazionale e internazionale.
C.U.R.A. racchiude nel suo nome il nodo cardine del progetto: la volontà di istituire delle nuove pratiche per curare e favorire la crescita di identità creative e di nuove progettualità con strumenti innovativi che rispondano alle esigenze degli artisti, dei mediatori culturali e della società contemporanea con cui il tutto si confronta.
C.U.R.A. vuole mettere a sistema e capitalizzare tutto il patrimonio costruito negli anni dai soggetti coinvolti nel progetto e così moltiplicarlo per un superamento delle posizioni individuali verso un orizzonte comune.
A partire dal 2018 il progetto si articolerà in residenze multidisciplinari, percorsi di incubazione ma anche accompagnamento drammaturgico delle nuove idee e creazioni con particolare interesse per progetti che promuovano intersezioni con le nuove tecnologie.
Si affiancheranno workshop e call per nuove produzioni, azioni di scouting che culmineranno in presentazioni ed eventi diffusi.
Grazie a processi creativi nello spazio pubblico e site specifc un’attenzione rinnovata sarà data alle pratiche di mediazione con il pubblico creando spazi di incontro e approfondimento.
Un’attenzione specifica sarà inoltre data alla documentazione dell’intero processo nella volontà di contribuire al discorso critico del settore e rispondendo allo stesso tempo al bisogno di lasciare e consolidare un’eredità nel territorio.
Oltre ai soggetti coinvolti anche gli spazi gestiti dagli stessi andranno a costituire una costellazione di luoghi all’interno dei quali sperimentare nuove pratiche per la crescita e il sostegno del panorama artistico nell’ambito delle arti performative.
Saranno inoltre messi in campo partnership e cooperazioni con professionisti e centri di residenza della rete italiana e internazionale.
C.U.R.A. mira anche a facilitare il processo di internazionalizzazione dei progetti artistici che il centro sostiene, porre particolare attenzione alla cura dei giovani artisti agli inizi del loro percorso e ed elaborare un sistema complesso ed efficace di promozione e divulgazione delle diverse azioni previste nel progetto del centro.
La convinzione è che sia giunto il momento di costruire un sistema umbro un modello di cooperazione e scambio tra le organizzazioni aderenti, che collabora attivamente su strategie a lungo termine promuovendo la mobilità di idee e progetti artistici. E’ necessario aprirsi all’incontro e al confronto per avviare una metodologia comune che permetta il buon funzionamento di C.U.R.A. , che di fatto vede moltiplicarsi il patrimonio collettivo di competenze, opportunità, spazi, attrezzature e risorse umane.